Descrizione

Centro (definito comune sparso) di origine alto-medioevale, dedito all'attività agricola ed industriale, riguardante soprattutto la lavorazione del legno e dell'oro. La comunità dei civitellesi, che ha un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, è costituita da numerose altre località: Albergo, Ciggiano, Civitella in val di Chiana, Cornia, Oliveto, Pieve al Toppo, Pieve a Maiano, S. Martino in Poggio, Tegoleto, Tuori, Viciomaggio e, piuttosto isolata, Badia al Pino, sede della casa comunale. In un paesaggio collinare che unisce le caratteristiche della campagna toscana e di quella laziale, attraversata dai corsi d'acqua Corniola, Leprone e Trave, ha conservato il suo aspetto originario grazie alle resistenti mura di cinta che hanno lasciato inalterate le abitazioni del centro. Lo stemma azzurro raffigura un castello torricellato per metà e merlato alla ghibellina per l'altra metà. La rocca, dall'aspetto di un elegante fortilizio, ricorda la soggezione ai vescovi di Arezzo che ne avevano fatto il capoluogo dei loro domini in Val d'Ambra. Il gonfalone comunale, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Centro (definito comune sparso) di origine alto-medioevale, dedito all'attività agricola ed industriale, riguardante soprattutto la lavorazione del legno e dell'oro. La comunità dei civitellesi, che ha un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, è costituita da numerose altre località: Albergo, Ciggiano, Civitella in val di Chiana, Cornia, Oliveto, Pieve al Toppo, Pieve a Maiano, S. Martino in Poggio, Tegoleto, Tuori, Viciomaggio e, piuttosto isolata, Badia al Pino, sede della casa comunale. In un paesaggio collinare che unisce le caratteristiche della campagna toscana e di quella laziale, attraversata dai corsi d'acqua Corniola, Leprone e Trave, ha conservato il suo aspetto originario grazie alle resistenti mura di cinta che hanno lasciato inalterate le abitazioni del centro. Lo stemma azzurro raffigura un castello torricellato per metà e merlato alla ghibellina per l'altra metà. La rocca, dall'aspetto di un elegante fortilizio, ricorda la soggezione ai vescovi di Arezzo che ne avevano fatto il capoluogo dei loro domini in Val d'Ambra. Il gonfalone comunale, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Storia

Originariamente si chiamava Civitella del Vescovo poiché i suoi territori appartenevano al vescovado di Arezzo. Dopo la battaglia di Campaldino nel 1289 fu occupata dai fiorentini e inclusa nel territorio della repubblica di Firenze a partire dal 1384. Nel 1554 si difese strenuamente dall'assedio portato dalle milizie di Piero Strozzi; più tardi, sotto il governo mediceo, divenne parte della podesteria che con le riforme leopoldine del '700 si trasformò in Comunità fino a costituire l'attuale circoscrizione territoriale. Durante la seconda guerra mondiale, il 29 giugno 1944, fu tetro di una sanguinosa rappresaglia ad opera delle truppe tedesche. Per il sacrificio delle vite umane e le distruzioni subite in quella circostanza è stata decorata. I fatti sono ricordati con un'epigrafe e un monumento di bronzo posto a fianco della chiesa parrocchiale. Nel novero dei monumenti, numerosi e di grande interesse, figurano la rocca, il castello di Oliveto, la Cappella del Mercatale, la Chiesa all'interno del castello di Oliveto, il palazzo del Podestà, i resti della cinta muraria, la Porta Senese.  

Originariamente si chiamava Civitella del Vescovo poiché i suoi territori appartenevano al vescovado di Arezzo. Dopo la battaglia di Campaldino nel 1289 fu occupata dai fiorentini e inclusa nel territorio della repubblica di Firenze a partire dal 1384. Nel 1554 si difese strenuamente dall'assedio portato dalle milizie di Piero Strozzi; più tardi, sotto il governo mediceo, divenne parte della podesteria che con le riforme leopoldine del '700 si trasformò in Comunità fino a costituire l'attuale circoscrizione territoriale. Durante la seconda guerra mondiale, il 29 giugno 1944, fu tetro di una sanguinosa rappresaglia ad opera delle truppe tedesche. Per il sacrificio delle vite umane e le distruzioni subite in quella circostanza è stata decorata. I fatti sono ricordati con un'epigrafe e un monumento di bronzo posto a fianco della chiesa parrocchiale. Nel novero dei monumenti, numerosi e di grande interesse, figurano la rocca, il castello di Oliveto, la Cappella del Mercatale, la Chiesa all'interno del castello di Oliveto, il palazzo del Podestà, i resti della cinta muraria, la Porta Senese.  

Economia

Oltre ai normali servizi comunali, alle poste e alla banca vi sono: una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo, un centro diurno ed un distretto sanitario a Badia al Pino, entrambi della Usl, ed un circolo filarmonico. Va segnalata anche la presenza di un periodico di informazioni comunali, "La Torre", edito appunto dal Comune, con cadenza trimestrale. Le strutture scolastiche consentono la frequenza dei corsi di istruzione obbligatoria, non esistendo istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Lo spirito sportivo è riscontrabile nello sport calcistico (è stato infatti allestito un campo sportivo comunale), nell'equitazione (per cui c'è in paese la disponibilità di una scuola), e nel ciclismo professionistico. Tra le strutture produttive spicca l'industria per la produzione di mobili, in particolare di cucine. Altre fonti di produzione di reddito sono i materiali da costruzione, il comparto dell'abbigliamento e i lavori nel campo della meccanica. Non è minore l'importanza dell'agricoltura.  

Oltre ai normali servizi comunali, alle poste e alla banca vi sono: una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo, un centro diurno ed un distretto sanitario a Badia al Pino, entrambi della Usl, ed un circolo filarmonico. Va segnalata anche la presenza di un periodico di informazioni comunali, "La Torre", edito appunto dal Comune, con cadenza trimestrale. Le strutture scolastiche consentono la frequenza dei corsi di istruzione obbligatoria, non esistendo istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Lo spirito sportivo è riscontrabile nello sport calcistico (è stato infatti allestito un campo sportivo comunale), nell'equitazione (per cui c'è in paese la disponibilità di una scuola), e nel ciclismo professionistico. Tra le strutture produttive spicca l'industria per la produzione di mobili, in particolare di cucine. Altre fonti di produzione di reddito sono i materiali da costruzione, il comparto dell'abbigliamento e i lavori nel campo della meccanica. Non è minore l'importanza dell'agricoltura.  

Relazioni

I rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi a causa del lavoro e verso questi centri si dirige anche il pendolarismo che si effettua durante tutto l'arco dell'anno. Non avendo, comunque, spiccate attrattive di carattere storico o paesaggistico, non può contare sulla diffusione del turismo. Non si registrano neanche particolari eventi religiosi o sagre ricorrenti. Si celebra solo la festa del Patrono S. Bartolomeo il giorno 24 agosto. Medaglia d'oro al valor civile per il martirio subito durante la seconda guerra mondiale ad opera degli invasori nazisti.  

I rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi a causa del lavoro e verso questi centri si dirige anche il pendolarismo che si effettua durante tutto l'arco dell'anno. Non avendo, comunque, spiccate attrattive di carattere storico o paesaggistico, non può contare sulla diffusione del turismo. Non si registrano neanche particolari eventi religiosi o sagre ricorrenti. Si celebra solo la festa del Patrono S. Bartolomeo il giorno 24 agosto. Medaglia d'oro al valor civile per il martirio subito durante la seconda guerra mondiale ad opera degli invasori nazisti.  

Località

Albergo, Badia al Pino, Ciggiano, Civitella in Val di Chiana, Cornia, Dorna, Malpertuso, Oliveto, Pieve a Maiano, Pieve al Toppo, Spoiano, Tegoleto, Tuori, Viciomaggio

Albergo, Badia al Pino, Ciggiano, Civitella in Val di Chiana, Cornia, Dorna, Malpertuso, Oliveto, Pieve a Maiano, Pieve al Toppo, Spoiano, Tegoleto, Tuori, Viciomaggio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Civitella in Val di Chiana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.